La giornalista Nunzia Gargano da qualche tempo ci ha definiti “OstiNati”, un termine dal doppio significato. Osti nati siamo noi che quotidianamente possiamo contare sui prodotti degli orti e dell’allevamento di famiglia. Ostinati perché diciassette anni fa, quando non c’era ancora tanta attenzione per locali di cucina tipica, abbiamo lanciato una piccola sfida al territorio e ai suoi abitanti. Ancora oggi, portare in tavola i piatti della nostra identità è considerato rivoluzionario. In casa, c’è poco tempo per dedicarsi alla cucina, è ancora più difficile preparare i manicaretti di una volta che hanno bisogno di tempi lunghi.
Dal 2003 prepariamo i nostri piatti forti: il mallone con patate e mascuotto di pane locale, i cavatelli al ragù di braciola di capra, i salumi locali, la torta di gallette.
Sono trascorsi 17 anni e sono arrivate tante soddisfazioni: la pubblicazione delle nostre ricette in libri del settore; il “Ritratti di Territorio Food Award 2016”; l’ingresso nella Guida Slow Food delle Osterie tipiche italiane nel 2017 e Repubblica 2020.
Siamo ancora qui, già ripartiti dopo la pandemia, pronti ad accogliere chi, dopo tanto tempo chiuso in casa, non vede l’ora di trascorrere qualche ora in un luogo rassicurante.
La nostra storia incomincia nel 2003, al ritorno dal Trentino Alto Adige. Dopo aver trascorso degli anni bellissimi, decidiamo di ritornare a casa perché il richiamo delle radici si fa sentire forte. E poi, vivendo a tempo pieno in una realtà turistica, giorno per giorno, incomincia a farsi strada un’idea…
Bracigliano, custode delle nostre radici profonde, il paese delle nostre ferie estive, è il luogo giusto per concretizzare quel pensiero che già da tempo accompagnava me e Mafalda. Non è un cambiamento difficile perché vogliamo diventare custodi della tradizione, la nostra, quella dell’Agro Nocerino-Sarnese e della Valle dell’Orco. Nasce “La Pignata”, un’osteria di cucina tipica locale al piano terra della nostra abitazione.
